lunedì 5 agosto 2013

Chi ha un brutto carattere è più intelligente

Avete presente il puffo brontolone? Quello che “Io ooodio…” qualunque cosa o persona gli capiti a tiro. Oppure Brontolo, uno dei sette nani, anche lui intollerante verso tutto e tutti?

Avete presente il puffo brontolone? Quello che “Io ooodio…” qualunque cosa o persona gli capiti a tiro. Oppure Brontolo, uno dei sette nani, anche lui intollerante verso tutto e tutti? Beh, se pensate che il vostro carattere sia un misto tra quello di Crudelia Demon e la matrigna di Cenerentola, mentre Winnie the Pooh e SpongeBob vi fanno salire il sangue alla testa, finalmente c’è una notizia che potete sbattere in faccia a tutti quelli che vi accusano di avere un caratteraccio e vi consigliano di cambiare!Per qualificarsi cone persona con un brutto carattere dovete avere almeno 2 su 3 delle seguenti “qualità”:
1.Intolleranza verso tutto e tutti o quasi, talvolta anche verso se stessi e tendenza a non tenersi per sè questo fastidioso giramento di…scatole!
2.Irascibilità, detta anche incazzosità facile. Da aggiungere alla convinzione che se ci si incazza è solo ed esclusivamente perchè tutti quelli che ci circondano sono degli idioti.
3.Cattivo umore costante e difficoltà a sorridere. Frase tipica: “Guarda oggi lasciami perdere che sono di cattivo umore”. Che novità!
Se leggendo queste poche righe vi siete riconosciuti, allora avete inequivocabilmente un caratteraccio!

Ma, ed è questa la buona notizia, un recente studio della prestigiosa università di Harvard afferma che le persone aggressive, irritabili, irascibili, iraconde, scontrose, perennemente di cattivo umore e con la luna storta, brontolone, bisbetiche non domate, sempre contrariate e scontente, lamentose, suscettibili, musone sono più intelligenti e portate alla leadership, in quanto dotate di una natura più avanzata, proprio grazie alle “qualità” sopracitate. Al contrario, la tendenza ad essere buoni, tolleranti, accondiscendenti, gentili, disponibili, sempre positivi, di buon umore e col sorriso tatuato in faccia, ecc è simbolo di un atteggiamento più infantile e remissivo. È sintomo di un carattere meno sviluppato, più semplice, ingenuo, lineare e quindi, secondo questo studio, meno evoluto.
Questa conclusione è stata tratta dopo un’indagine, con tanto di esperimento fatto su un gruppo di scimpanzè e scimmie bonobo, considerate le famiglie di scimmie più simili all’uomo per aspetto, comportamento e struttura sociale.
La conclusione comunque è che la scienza ci legittima ad essere insopportabilmente insopportabili!

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